Tag insoliti: luoghi di Roma, Nuovi possibili scenari dove ambientare le vostre ruolate

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Publio Tito Placido Britannico
CAT_IMG Posted on 16/8/2013, 20:41     +1   -1




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Si sa, Roma è grande, è caput mundi.. Quindi perché limitarci a "Curia", "Piazza del porto", "Taverna", "Locanda", "Foresta" o "Valetudinaria" per fare qualche esempio?

In questo topic verranno inseriti mano a mano luoghi di Roma (e non) che potranno essere tranquillamente usati come spunto per nuove trame di gioco: buona lettura e buon divertimento!!!

Attualmente di seguito:
Portico di Livia
Isola Tiberina
Iseo Campense

Fonti:
Wikipedia
Romanoimpero

Immagini:
Google immagini
Maquettes-historiques

Edited by Publio Tito Placido Britannico - 17/8/2013, 15:51
 
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Publio Tito Placido Britannico
CAT_IMG Posted on 16/8/2013, 21:47     +1   -1




Portico di Livia



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Porticus Liviae, in italiano “portico di Livia”, è un portico rettangolare, lungo 115 m e largo 75 m, voluto nel 15 a.C. dall'imperatore Augusto e dedicato alla moglie Livia Drusilla ed al figlio Tiberio.
Il portico si colloca sul versante settentrionale dell'Oppio, a sud del clivus Suburanus, compreso tra questa strada e le terme di Traiano.

Vi si accede tramite una scalinata larga 20 m che porta al clivo: entrando si può notare come sui lati lunghi vi siano tre nicchie, una quadrata e le altre semicircolari, e sul fondo un'abside semicircolare, con il tutto avvolto da un muro all'esterno e da una doppia fila di colonne all'interno. Al centro invece si erige l'Altare della Concordia eretto da Livia, una piccola struttura rettangolare simile all'Ara Pacis, mentre ai quattro angoli sono situate piccole fontane quadrilobate.

Il portico è magnifico e popolare, il più importante della città dopo quelli del Campo Marzio.
 
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Publio Tito Placido Britannico
CAT_IMG Posted on 16/8/2013, 22:05     +1   -1




L'isola Tiberina (sì, lo so, non è insolita)



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Insula Tiberina, l'isola Tiberina, è un'isola di formazione alluvionale, collegata alle due rive del Tevere dal ponte Cestio e dal ponte Fabricio, vicina al teatro Marcello. I Romani credono si sia formata nel 243 A.U.C. dai covoni di grano del re Tarquinio il Superbo al momento della sua cacciata.

L'isola è al centro di un curioso aneddoto.. Secondo la leggenda nel 460 A.U.C. scoppiò una grave epidemia a Roma, che spinse il Senato a decidere di costruire un edificio alla divinità della medicina greca Asclepio, che assunse il nome latino di Esculapio. Dopo aver consultato i Libri Sibillini ed aver trovato una risposta favorevole, una delegazione di saggi romani venne inviata ad Epidauro, in Grecia, in cui era presente un santuario molto famoso dedicato appunto ad Asclepio, al fine di poter ottenere una statua del dio da portare a Roma. Secondo la leggenda durante i riti propiziatori un grosso serpente (un colubro, animale attribuito alla divinità) uscì dal santuario andandosi a nascondere all'interno della nave romana. Certi che questo fosse un segno da parte della divinità i romani si affrettarono a tornare nella loro città, dove ancora imperversava l'epidemia. Giunti sul Tevere, mentre stavano per rientrare a Roma, accadde che nei pressi dell'isola Tiberina il serpente uscì dalla nave e si nascose sull'isolotto, sparendo dalla vista dei dotti, indicando così il luogo dove sarebbe dovuto sorgere l'edificio. I lavori iniziarono subito, e il tempio venne inaugurato nel 464 A.U.C.: da lì a breve l'epidemia ebbe fine.

Oltre al tempio di Esculapio, a cui è collegata una fonte, l'isola accoglie numerosissimi templi, tutti nella zona settentrionale dell'isola, opposti quindi al tempio della divinità medica: il tempio esastilo prostilo di Fauno, il tempio di Veiove, un sacello per Giove garante dei giuramenti, un altare dedicato al dio Semo Sancus, anch'egli protettore dei giuramenti, nonché numerosi piccoli santuari legati soprattutto a Tiberino, Gaia e Bellona Insulensis.
L'isola ha la forma di una nave in peperino rivestito di travertino con decorazioni raffiguranti Esculapio con il suo serpente e una testa di toro, utili per gli ormeggi. Al centro svetta un obelisco che raffigura un albero maestro simbolico, mentre lungo il vicus censorius, la via in opera quadrata che taglia l'isola e collega i due ponti, corre un lungo portico per l'accoglienza dei pellegrini e soprattutto dei malati.

Questi ultimi sono in attesa della guarigione miracolosa da parte del dio e sono soprattutto schiavi: un editto di Augusto comunque li rende liberi se guariscono in queste circostanze.

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Publio Tito Placido Britannico
CAT_IMG Posted on 16/8/2013, 22:44     +1   -1




Iseo Campense


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Il tempio di Iside Campense è un iseo dedicato agli dei Iside e Serapide situato nel Campo Marzio, vicino al Saepta Iulia. Fu costruito nel 710 A.U.C., distrutto da un incendio e ricostruito sotto Domiziano.

Lungo 240 metri e largo 60 metri, presenta un ingresso decorato all'interno con obelischi di granito rosso o rosa di Siene, eretti a coppie, mentre esternamente è decorato con sfingi.

L'ingresso di apre su un grande cortile rettangolare a cui si accedeva sui lati corti tramite archi monumentali, in opera quadrata di travertino.

Superato questo cortile, si accede al tempio isiaco, succeduto da un'esedra semicircolare con abside che ospita il serapeo.

Obelischi

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La statua del Nilo

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Statua di Iside

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Pignone

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Edited by Publio Tito Placido Britannico - 19/8/2013, 12:40
 
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Publio Tito Placido Britannico
CAT_IMG Posted on 19/8/2013, 11:35     +1   -1




Colosso di Nerone


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Colossus Neronis, il Colosso di Nerone, è un monumento in bronzo costruito dallo sculture Zenodoro e alto dai 30 ai 35 metri, come il famoso Colosso di Rodi.

Originariamente il Colosso era situato nel vestibolo della domus Aurea, vestito con la toga, reggente con la mano sinistra una sfera d'argento simboleggiante la terra e sulla destra una spada, segno di dominio, e portante sul capo una corona di raggi.

Sotto Vespasiano, che gli edificò adiacente l'anfiteatro Flavio, detto proprio a causa del Colosso Colosseo, venne riconvertito a rappresentazione del dio Sole, con la cancellazione del ritratto e la sottrazione della toga imperiale e l'aggiunta di uno scettro-verga al posto della spada.

Il 6 giugno il Colosso viene incoronato, cioè addobbato con ghirlande di fiori.

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Publio Tito Placido Britannico
CAT_IMG Posted on 19/8/2013, 22:13     +1   -1




Naumachia di Augusto


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Naumachia Augusti, la naumachia d'Augusto, è una struttura costruita a Trastevere, sulla riva destra del Tevere. Esso serviva ad ospitare le naumachie, battaglie navali “simulate”, in voga ai tempi.

Nel bacino di circa 533 x 355 metri, per l'inaugurazione, si scontrarono nella battaglia di Salamina 30 triremi o biremi ed altre navi e 3000 uomini esclusi i rematori.

Al centro del bacino è situata un'isola di forma rettangolare collegata all'argine con un ponte, con funzione di molo. Tutto attorno gradinate accolgono le folle.

Il bacino ha una profondità di circa 1,5 m, quella minima per permettere alle navi di galleggiare: l'acquedotto dell'Aqua Alsietina, appositamente costruito da Augusto per la sua alimentazione, può riempirlo in 15 giorni.
Un canale navigabile permette l'accesso alle navi provenienti dal Tevere, oltrepassato da un ponte mobile (pons naumachiarius).

Attorno alla naumachia Augusti vi era poi un bosco dedicato ai nipoti, Gaio e Lucio Cesare (nemus Caesarum),e dei giardini.

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5 replies since 16/8/2013, 20:03   361 views
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