DOMUS, INSULAE E VILLAE

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pangocciole
CAT_IMG Posted on 11/4/2014, 21:10 by: pangocciole     +1   -1




Arredamenti e particolari della domus:

Nelle case di lusso, il resto dell'arredamento era costituito da tappeti, coperte, trapunte, cuscini e soprattutto da ogni sorta di oggetti preziosi: vasellame d'oro e d'argento, statue e ninnoli di ogni genere.
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Il soffitto era fatto di legno a cassettoni (lacunari) intarsiati o decorati con stucchi e le poche finestre che davano sulla strada erano ridotte a piccole e strette feritoie per evitare l’ingresso dei ladri.

La dimora di un senatore, ad esempio, era in sostanza una serie di grandi stanze nude, in cui la ricchezza era testimoniata dalla profusione delle stoffe e dei soprammobili rari, ma dove mancava tutto quel genere di comodità con cui oggi noi identifichiamo il benessere.
con il termine suppellex i romani definivano tutto ciò che serviva all'arredamento e che si riduceva in genere ai letti, ai sedili, alle tavole e agli armadi, oltre naturalmente a tutto ciò che serviva ad ornare la casa come quadri, baldacchini, tende, velaria, e altro.
Sebbene quasi priva di mobili, la casa romana era fornita di vari tipi di letto: per dormire, lectus cubicularis, per studiare, lectus lucubratorius, per pranzare, lectus tricliniaris, su cui venivano messi materassi, culcitae, e cuscini, cervicalia, pulvini. Il letto era praticamente l'unico vero mobile buono per tutti gli usi. I ricchi avevano letti di legno prezioso o in bronzo, intarsiati d'avorio, di tartaruga oppure di legni diversi che davano effetti cangianti simili a quelli delle piume del pavone. I poveri avevano letti in muratura addossati alla parete e coperti da un pagliericcio. Esistevano letti ad uno, due e tre posti per i banchetti e durante l'impero chi voleva ostentare un lusso particolare ne ordinava a sei posti.
lectus genialis
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è il letto nuziale, al quale la donna è condotta nel pomeriggio del matrimonio. E ' un grande letto, riccamente decorato ed è piuttosto rialzato da terra come suggerisce la piccola scalinata che conduce ai piedi del letto.

lectus triclinares:
un letto usato per mangiare.
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lectus lucubratoris
un letto destinato a lavorare
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lectus cubicularis:
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Fatto di un telaio rettangolare di legno sostenuto da quattro o sei gambe usato per dormire.

Il materasso (torus) in origine era imbottito di paglia, fieno, foglie secche, alghe. Solo successivamente, per le classi agiate, veniva riempito con lana, e poi con piume, in modo da essere il più sollevato e morbido possibile. In origine era coperto con la pelle di un quadrupede, mentre più tardi con lenzuola o coperte, chiamate toralia. Nelle case dei ricchi quest’ultime erano molto costose, generalmente di color viola, grazie a un pigmento estratto da una conchiglia, impreziosite da ricami in oro. Si è ipotizzato che i letti fossero protetti con delle tende, ma tale uso non ha mai avuto alcuna menzione, mentre sappiamo che una sorta di baldacchino (aulaea) veniva utilizzato nel letto triclinare per proteggere i commensali dalla polvere. I letti erano spesso inseriti in alcove coperte a volta; nelle stanze a due posti erano accostati ad angolo retto; se c’era spazio sufficiente veniva inserito un armadio su un basamento di muratura.

I sedili erano di tre tipi: scamnum o subsellium, semplici sgabelli a quattro gambe, la sella senza spalliera, ma con i braccioli e la cathedra con una spalliera lunga ed arcuata, destinata generalmente alle donne o a maestri e sacerdoti. Il seggiolone, thronus, con schienale e braccioli era riservato alle statue degli dei. Completavano il quadro i tavolini a tre gambe o ad una gamba sola con largo piedistallo.
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Mensae
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Molto diversi dai nostri tavoli a quattro gambe erano quelli romani (mensae) spesso costituiti da ripiani di marmo poggianti su un piede su i quali venivano esposti per essere ammirati gli oggetti più preziosi (cartibula), o da tavolini tondi in legno o bronzo con tre o quattro gambe mobili.
una tavola centrale (mensa) che poteva avere una, due, tre o quattro gambe e il cui materiale di costruzione andava dal semplice legno al prezioso avorio. Su di essa venivano appoggiate le stoviglie e i piatti di portata

Sella
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Cathedra
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Molto più rare erano le sedie di cui i romani non sentivano la necessità poiché usavano prevalentemente i letti. Vi era una particolare sedia, una specie di seggiolone (thronus) ma era destinato agli dei. La sedia con la spalliera più o meno inclinata (cathedra) era usata dalle grandi dame romane che Giovenale accusa di mollezza. I resti di questa particolare sedia sono stati ritrovati nella sala di ricevimento del palazzo di Augusto e nello studio di Plinio il Giovane dove egli riceveva i suoi amici. Successivamente divenne la sedia del maestro nella schola e del prete cristiano.
Qui il padrone di casa riceveva i propri clienti o gli ospiti seduto sulla cathedra, che era un arredo fisso nella casa signorile in quanto seggio proprio del paterfamilias. Era simile ad un trono, in quanto aveva alta spalliera e braccioli di forma piuttosto lineare; la decorazione era applicata e realizzata in materiali diversi: placchette, intarsi e figure a tutto tondo; le zampe potevano essere piatte e sagomate. Era completato da un basso poggiapiedi con piedini per lo più a forma di zampa leonina. Come tutti i mobili dell’antichità, non aveva imbottiture fisse, ma poteva essere dotato di cuscini o interamente drappeggiato con tessuti o tappeti. Anche la sella curule, un tipo di sgabello con gambe ricurve incrociate, originariamente esclusivo di una particolare magistratura, entrò come il seggio a far parte dell’arredo domestico, perdendo almeno in parte il carattere di insegna del potere

Subsellia
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I romani sedevano di solito su dei banchi (scamna) o preferivano usare degli sgabelli senza spalliera e braccioli (subsellia) che portavano con sé.

Gli armadi, armaria, appoggiati a terra o appesi al muro, avevano approssimativamente la forma dei nostri. L'arca era bassa, di materiale pesante e ornata di borchie di bronzo, conteneva il patrimonio liquido della casa.

Armadio
Le cose erano tenute in fusti o scatole o curva superiore piatta. Gli armadi vengono utilizzati per sistemare le cose. Grazie alle scoperte a Pompei possiamo dire che ci sono diversi tipi di armadi e cassettiere. In forma generale di una scatola rettangolare, spesso con ripiani interni e montato su gambe.
madi con i cassoni di legno su zampe ferine erano disposti in vari punti della casa, soprattutto nell’atrio, e contenevano abiti e biancheria, ma anche libri ed oggetti domestici. Erano piuttosto semplici con sportelli pannelli inquadrati da cornici. Spesso erano sovrastati da un timpano triangolare che dava all’armadio l’apparenza di una piccola architettura.

Forziere
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nell’atrio troneggiavano le imponenti arcae, le casseforti dove erano conservati i beni preziosi della famiglia. La struttura era in legno rivestita all’interno di lastre di ferro e all’esterno da fasce sempre di ferro fissate con centinaia di chiodi di bronzo dalla grossa capocchia tondeggiante, perfettamente allineati per formare file o motivi geometrici con effetto decorativo. Il rivestimento esterno era anche più elaborato: le strisce di ferro potevano essere intrecciate, oppure erano presenti elementi decorativi di bronzo a tutto tondo, a rilievo o intarsiati, in genere busti e figure di divinità o di personaggi del mito, maschere teatrali, elementi vegetali. Le casse erano fissate al pavimento o alla parete retrostante e chiuse da un coperchio dotato di cerniere e, ovviamente, di una robusta serratura a chiave. Un custode, vigilava comunque sul via vai dei visitatori.

Tripode
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Cartibulum
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Anche il cartibulum, tavolo rettangolare di marmo o bronzo, parrebbe rinviare simbolicamente all’uso antico di cucinare e mangiare nell’atrio. Si tratta di tavoli sorretti in genere da sostegni realizzati in forma di animali reali (pantere, delfini) o fantastici o mitici (sfingi, grifi) o da lastre sagomate lavorate a rilievo con piedi a zampa di leone



Affreschi, Statue, Mosaici


La domus romana era molto raffinata, arricchita da splendidi affreschi riproducenti scene mitologiche, paesaggi oppure semplici figure geometriche, dai colori giallo ocra, azzurro, rosso su sfondo nero e verde mela. Le case non avevano molti mobili per cui erano gli affreschi, insieme alle statue, alle colonne e alle suppellettili a dare lustro agli ambienti

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I pavimenti in marmo policromo formavano degli splendidi disegni che differivano a seconda dell’importanza della stanza, ad esempio il triclinium ossia la sala da pranzo era decorato con i mosaici più belli.
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Le statue presenti erano di marmo e solitamente provenivano dalla grecia o erano in stile greco, molto amato dai romani
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Arredamento romano - Legenda
1 Tavolo di marmo per l'atrium
2 Forziere
3 Tabernacolo per gli dei domestici (lararium)
4 Tavolo di marmo e bronzo
5 Tavolino di legno
6 Tavolino di bronzo con piano di marmo
7 Divano di legno e pelle
8 Panchina con gambe di bronzo
9 Sgabello di legno
10 Sgabello pieghevole con gambe di bronzo
11 Paravento a traliccio
12 Lanterna portatile di terracotta
13 Fornello portatile di bronzo
14 Armadio di legno a due ante
15 Letto
16 Culla
17 Sedia di bronzo imbottita
18 Vaso da notte
19 Specchio da tavolo di bronzo
20 Puntaspilli d'avorio
21 Vasetto d'avorio per cosmetici
22 Tavola
23 Recipiente per tenere l'acqua in fresco

Approfondimento sui mobili.
Il mobile a Pompei ed Ercolano: letti, tavoli, sedie e armadi .
Di Ernesto De Carolis
http://books.google.it/books?id=mE1fnQAM6-...epage&q&f=false
 
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